venerdì 30 giugno 2017

La scelta

Valuto, in maniera oggettiva o soggettiva ed esprimo una preferenza.
È una cosa che facciamo in maniera più o meno consapevole migliaia di volte al giorno.
Stamattina ho scelto di non fare colazione a casa, poi ho scelto di non fare colazione al bar un'ora e mezza dopo, poi ho espresso una preferenza facendo appello a tutto il coraggio che spesso non ho, cercando di fare pace con i miei limiti, le mie chiusure, le mie paure, la mia debolezza...
Ecco la mia debolezza... Spesso forse proprio quella è la mia forza.
Riconosco che spesso non sono all'altezza delle situazioni, delle aspettative degli altri e delle mie.... E con uno sguardo al cielo, soprattutto con uno sguardo al cielo ho espresso la mia volontà, senza alcuna passività in maniera chiara e netta, con la stessa sicurezza di quando chiedo un gelato alla frutta piuttosto che al cioccolato.
2018. Due zero uno otto. Aspettavo forse un 2017. Ubi major minor cessat.
Penso a quei genitori che oggi non hanno potuto scegliere e non sceglieranno più tra un bacio o una carezza.
Ciao Charlie.
Penso che la possibilità di scegliere chi essere e cosa essere sia uno dei più grandi doni di Dio all'uomo.
E me ne rendo conto ogni qual volta un fattore esterno mi nega la possibilità di una scelta.
Dal momento in cui ho visto due strisce viola sul test sono divenuta responsabile delle scelte di un altro essere umano, finché non sarà in grado di farlo autonomamente.
Penso solo che ogni tanto, fermarsi e guardare al prossimo facendosi una semplice domanda: cosa desidererei fosse fatto a me ora in questa situazione potrebbe fare la differenza non solo per l'altro ma anche per me.

http://www.ilpost.it/2017/06/30/charlie-gard/

Un bambino oggi "ha perso il privilegio di essere vivente". E con lui i suoi genitori.


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