venerdì 16 giugno 2017

Decibell - Guido Venturini


Ho conosciuto Guido su facebook, leggendo un suo appassionante commento.
"Sono la mamma di G., le hanno proposto l'impianto, posso permettermi di chiederti come ci senti, davvero senza  forzature, senza pubblicità, tu ci senti come me?".
G. sarà operata a ...
Guido e sua moglie vengono a conoscerci e la prima cosa che mi colpisce di lui e di Marisa è che capiscono la mia paura, ma la capiscono davvero, capiscono la responsabilità dell'essere genitori.
Guido e Marisa, in quel momento mi parlano come dei genitori ad una figlia.
E resta la vicinanza nonostante la distanza geografica, resta la vicinanza nei momenti bui in cui dubbio e paura regnano sovrani.
Sono veramente poche quelle persone vere che ci sostengono e che da conoscenti diventano amici.
È il 2014, Guido ha creato un programma su PC, G. impiantata da meno di tre mesi, ogni sua reazione è una mia domanda. Diventiamo beta tester di decibell.
" Ma G. non è ancora in grado di parlare ed esprimersi correttamente, come faccio a capire, come capisco il significato di un pianto? - Provate questo programma come fosse un gioco, un gioco da bambini-"
E allora Decibell cosa fa?
Decibell emette dei toni puri specifici della frequenza di ogni singolo elettrodo di ogni singola marca.
Una audiometria lavora su frequenze standard ed è un dato oggettivo per valutare udito e resa protesica.
I toni di decibell sono in grado di comparare l'intensità del suono di ogni singolo elettrodo.
A volume +10 mia figlia deve sentire tutti i toni relativi alla frequenza di ogni elettrodo alla stessa intensità o con variazione minima.
Se per ascoltare un tono alla stessa intensità deve effettuare variazione di volume tra un elettrodo e l'altro, allora la mappa può essere non livellata.
Decibell può diventare uno strumento che dimostra visivamente le difficoltà su una determinata frequenza.
Mettiamo che a volume +10 per livellare l'intensità di suono corrispondente all'elettrodo 5, io debba aumentare di +4 rispetto al confronto con i toni emessi per altri elettrodi.
So che l'elettrodo 5 della mia marca corrisponde alle frequenze comprese tra x ed y e determinate consonanti non le sento chiare.
Adesso ho la possibilità di fare vedere il mio test a chi esegue la mappa, basta solo che mi porti dietro il mio iPad.
Per sentire correttamente non basta solo fare tanta logopedia, ma serve che la mappa calzi perfettamente con quello che il nervo poi decodifica.
Detto questo:
1) decibell non può in alcun modo modificare la mappa ma ne testa visivamente la funzionalità
2) decibell è uno strumento di dialogo in sede di mappaggio: in questo momento io ci sento così
3) decibell può essere un indicatore per contattare il centro e chiedere una nuova mappa.
IN CONCLUSIONE DECIBELL PUO' FACILITARE LA COMUNICAZIONE DURANTE E DOPO IL MAPPAGGIO, PUÒ ESSERE STRUMENTO DI COMPARAZIONE, PUÒ ESSERE INDICAZIONE DI NECESSITÀ DI NUOVO MAPPAGGIO.
Il funzionamento è intuitivo, ma Guido in giro per l'Italia, racconta un pezzo della sua vita e racconta come l'aver ideato questo sistema gli ha migliorato la vita.
E noi come usiamo Decibell?
Per G. è stata scelta la tecnica delle mappe in progressione.
Non appena G. fa presenti variazioni nel sentire o riscontriamo errori nei dettati (i suoi sono perfetti dalla seconda elementare) utilizziamo decibell per decidere se avanzare nel programma impostato.
La mia personale serenità sta nel fatto che G. ha elettrodi sempre perfettamente allineati per intensità, e decibell dimostra che la variazione di un solo elettrodo rispetto a tutti gli altri è di soli 0,5.
E per questo non posso che ringraziare ogni momento l'equipe che la segue ed in particolare il nostro "mappatore", la logopedista, le audiometriste, il nostro medico e l'equipe di neuropsichiatria.
Ora studia solfeggio.

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