mercoledì 9 aprile 2014

Cosa c'è all'interno delle capsule disidranti per protesi acustiche e all'interno dei drybrick e come risparmiare



I sali essiccanti: capsule disidranti e dry bricks


La disidratazione avviene per mezzo dei sali si silicio che possono avere forma di sali (o granuli) o gel trasparente o brown (giallo) in granuli che ha nome commerciale di silica gel ed è prodotto in Italia.
Presenta la caratteristica di essere un ottimo disidratante e pertanto viene utilizzato come essiccante e per il controllo locale dell’umidità (ad esempio nei deumidificatori). Nonostante la sua azione si chiami "essiccante", in realtà il processo chimico-fisico con cui il vapore acqueo viene sottratto all'aria consiste in un'operazione di adsorbimento: le molecole del vapore acqueo si legano alla superficie del gel di silice, che va intesa non solo come superficie esterna, ma anche come superficie in toto; il gel di silice infatti presenta una notevole porosità, e questo si traduce in una maggiore area totale disponibile allo scambio di materia, ovvero una velocità del processo di deumidificazione abbastanza elevata.

Il principale venditore in Italia, che segue elevati standard di sicurezza è  www.silica-gel.it


Il silica gel non è assolutamente tossico in se stesso, ma qui devo fare una precisazione importante: bisogna essere assolutamente certi della sua purezza e provenienza, in quanto alcune partite provenienti principalmente dalla Cina (guarda caso :-)) sono risultate  contenere Dimetil Fumarato, che è un funghicida altamente tossico e dannosissimo per la pelle e le vie respiratorie.
Le bustine assorbono il vapore acqueo al loro interno, ma non fanno passare l’umidità all’esterno di esse, anche se io, al primo acquisto, ero un po’ titubante e le ho adagiate su piattini di plastica e ciotoline, ma…non è mai uscita una goccia d’acqua.

Inoltre le bustine disidratanti di questa ditta hanno una importante particolarità: vengono sigillate al momento della fabbricazione in sacchetti di plastica (in modo da preservarle dall’umido in magazzino e durante il trasporto) e sulla confezione è presente l’indicatore di umidità: se la confezione è integra il colore dello stesso è marrone, mentre si presenta celeste in caso contrario.
L’indicatore, coperto da brevetto, è molto sensibile e totalmente privo di cobalto, sostanza nociva e inquinante.

Cosa c'è all'interno del drybrick: 10 gr di...





e all'interno delle capsule per protesi acustiche? 5 grammi di...



Il gel di silice. 

in un dry brick ci sono 10 grammi di gel di silicio

e l'equivalente è una bustina di 10 grammil bustina di silica gel in TNT



e la cosa impressionante è che in questa forma costa 0,40 centesimi.. Accidenti quanto paghiamo marchi ed involucri!!! Questa bustina è grande 9cm*9cm con spessore 0,5 cm ma è flessibile e puo adattarsi alla forma del proprio deumidificatore.

E quello che non dirà mai nessuno è che il produttore indica il modo di rigenerarli, non appena l'indicatore cromatico segnala che sono saturi.

Quindi se una bustina può essere rigenerata fino a 5 volte l'anno, in un anno spendo esattamente 0,40 centesimi!!!!

Questa è la procedura del produttore procedura del produttore


Lasciare le bustine per una notte sul termosifone o esporle al sole estivo può forse essere efficace con bustine di grammature piccolissime (intorno ai cinque grammi) ma con bustine di grammature superiori tutto ciò è praticamente inutile.
Il comune forno elettrico può essere di qualche aiuto con bustine di formato molto piccolo (sempre intorno ai cinque grammi), ma non oltre. Occorre precisare che la temperatura del forno deve essere tassativamente mantenuta a livelli non eccessivi (80-90 gradi al massimo) altrimenti si corre il serio rischio di incendiare l'involucro in TNT (tessuto non tessuto).
Per fornire una chiara comprensione delle capacità disidratanti delle varie bustine e capire esattamente quando hanno raggiunto la massima quantità di acqua assorbibile abbiamo preparato in basso le seguenti tabelle. L'unico modo per rendersi conto dello stato delle bustine e verificare se esse siano ancora efficaci oppure ormai esaurite e da rigenerare consiste nel pesarle singolarmente. Ogni bustina, in base alla grammatura, è in grado di assorbire una precisa quantità di acqua e ciò va ad incidere sul peso totale della bustina. La bustina è quindi come una spugna che si assorbe acqua aumentando di peso. Quando è raggiunto il peso massimo indicativo per bustina, allora occorre rigenerarla.
In pratica? Si suggerisce di impostare un programma con potenza medio-bassa. E’ opportuno procedere in via cautelare per evitare un’eccessiva irradizione delle bustine, che provocherebbe il rapido surriscaldamento dei cristalli, i quali diventerebbero subito roventi a causa dell’acqua in essi contenuta. Tale alta temperatura raggiunta di colpo potrebbe danneggiare l’involucro della bustina.
Si suggerisce quindi di utilizzare una potenza bassa, eventualmente poi incrementando via via fino a tarare la giusta efficiacia.
Un buon sistema per valutare se le bustine si stanno effettivamente rigenerando è quello di appoggiarle su un piattino (sempre e comunque perchè non vanno mai toccate con le mani, ci si può scottare) su cui si è preventivamente adagiato un foglio di carta assorbente.
Dopoun minuto di irraggiamento nel forno a microonde, si ferma tutto, si apre lo sportello e con molta attenzione si sollevano le bustine (attenzione a non scottarsi, meglio usare dei guanti). Se sotto la bustina è già comparsa una chiazza di acqua che la carta ha assorbito, il processo di rigenerazione è in atto e si può continuare per un altro minuto al massimo fino a quando la bustina non sarà ritornata al suo peso originario.”
Confermo la validità di questo sistema e del “trucco carta assorbente” e spero di essermi resa utile nello spiegare la rigenerazione del silica gel.

Chissà quanti da oggi inizieranno a risparmiare? io di sicuro!














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