martedì 11 marzo 2014

La scelta della protesi acustica

Quella protesi sarà davvero adatta a lui/lei?
dal congresso Erickson continua...
Caratteristiche elettroacustiche

  • Il trattamento digitale del segnale consente una regolazione più flessibile
  • Le formule di fitting sono importanti perché non sempre è possibile rilevare delle misure in vivo con l'uso della RECD
  • Banda Passante: esistono studi che comprovano l'importanza di un'ampia banda passante anche nei bambini e non solo negli adulti
  • Controllo dell'OUT MAX : la limitazione dell'uscita massima diventa indispensabile nella riabilitazione protesica infantile soprattutto nelle protesi acustiche di potenza
  • Antilarsen: anche questo algoritmo di cui possono essere dotate le protesi acustiche digitali risulta essere fondamentale proprio nei bambini dove la realizzazione della chiocciola risulta difficoltosa per lo sviluppo fisico del bimbo
  • Multimicrofoni: consentono di gestire la direzionalità della protesi, sia automatica che manuale
  • Memorie: possono essere utili in caso della fluttualità della sordità anche se complicano la gestione della protesi stessa
  • DA/FM ausili delle protesi
  • Telecoil o bobina telefonica deve essere presente
Possiamo suddividere i pazienti in 3 fasce di età:
  • 0-18 mesi
  • 19-72 mesi
  • oltre 6 anni
0-18 mesi
Con sordità grave/profonda bisogna garantire un ingresso acustico che gli permetta un'immediata abilitazione al suono tale da favorire successivamente l'acquisizione del linguaggio. Laddove non si riesce a garantire una opportuna amplificazione, non va tralasciata l'ipotesi che l'audiologo possa intervenire con ic
La protesi ideale è:
  • retroauricolare
  • digitale wdrc
  • possibilità di modificare la formula di fitting nel tempo
  • Flessibilità di regolazione dei parametri elettroacustici
  • Antilarsen efficace
  • Curvette pediatriche
  • Apertura vano pile antimanomissione
  • Ampia banda passante
  • Integrabilità FM
  • Robustezza a gli urti e capacità di schermare polvere e sudore
  • Auricolari estremamente morbidi (silicone 30 shore)
19-72 mesi
  • Sordità gravi/profonde: generalmente candidato all'ic. Bisogna pensare ad un apparecchio acustico di potenza: sp/up che garantisca un guadagno funzionale di 60/70 db. Una banda passante la più ampia possibile che garantisca non solo amplificazione sui gravi  ma anche sugli acuti.
Oltre i 6 anni
  • Esigenze prevalentemente scolastiche con aggiunta di sistemi DAI/FM e un buon aspetto estetico


3 commenti:

  1. Cosa vogliono dire gli acronimi: RECD, WDRC, DAI?
    L'OUT MAX è misurabile valutando il riflesso stapediale: come si chiama l'esame audiologico che lo testa?
    Il "guadagno funzionale" è costituito dai decibel con cui si amplifica il segnale sonoro? Passare dagli 80db ai 20db è davvero possibile con protesi "di potenza" o un po troppo ottimistico?
    Cosa si intende per "Banda passante"? ... Mamma mia... è terribile come si diventa specialisti di una materia comunemente ignorata da tutti gli altri genitori!!

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    Risposte
    1. Cara @Esploratrice,
      da mamma provo a darti le risposte che mi chiedi e da mamma alla fine mi permetto di esprimere un pensiero sulla richiesta dei dati tecnici:
      Le prove in vivo o in situ sono quelle effettuate direttamente con l'apparecchio all'interno dell'orecchio ma serve la collaborazione del bimbo quindi non si può fare al di sotto di una certa età

      WDRC: compressione ad ampio campo dinamico. è un sistema che permette di comprimere non solo i rumori ma anche il parlato per evitare le oscillazioni eccessive di intensità.

      Il riflesso stapediale lo trovi con l'impedenzomentria. L'uscita max la puoi fissare anche con ricerca della soglia del fastidio, ma serve la collaborazione del bimbo, non è automatico come l'impedenza.

      La banda passante è il range di frequenze che l'apparecchio è in grado di amplificare.

      Il guadagno funzionale è la differenza tra i decibel di partenza senza protesi e i valori che si raggiungono con protesi.
      80 decibel senza protesi.. Quanta amplificazione questo bambino riesce a sopportare? COsa dice il centro di cura? Magari il suo futuro ha un nome diverso dalla protesi acustica?

      Da mamma e da persona che ha vissuto mille situazioni spiacevoli...
      La differenza la fanno le persone, la fanno l'onestà, il rispetto per il prossimo, la serietà, noi portiamo un bambino da un perfetto estraneo, con l'aspettativa che questo estraneo faccia il suo bene. E' sempre realmente così? Dai confronti con altre mamme no. Spesso si diventa "ho venduto e chissenefrega", spesso si diventa veicolo di pubblicità iniziale, perché dietro tante belle parole ci sono solo i guadagni.. Di mio posso dire che è meglio una persona che onestamente afferma di non avere esperienza e preparazione, ma voglia di confrontarsi con i centri di cura, che ha voglia di imparare, che ha voglia di aiutare.. che veline da copertina..

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  2. Grazie Stefania per la capacità di approfondimento che condividi con tutti noi.
    A presto Cara

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